martedì 25 ottobre 2011

Il Male risorge due volte ed è più cattivo di prima

Torna la rivista che falsificava il presente ma il Male di oggi fa a botte con la sua stessa storia. I protagonisti della redazione storica, Vincino e Vincenzo Sparagna, rompono e si fanno concorrenza con due riviste diverse. Vincino: “Vogliamo fare satira e la polemica non mi interessa, mi seccano solo le bugie”. Sparagna: “Siamo la loro cattiva coscienza, ovvero proprio quello che diciamo di essere e che loro non sono più da tempo”.




Il Male è stato il più importante foglio satirico italiano. Fondata nel 1978 da Pino Zac, la rivista esplose come una bomba negli anni in cui l’Italia diveniva il campo di battaglia per la Guerra Fredda e il mondo politico cercava ad ogni costo un’improbabile solidarietà nazionale. Mentre il Paese schiacciato dal terrorismo politico grondava sangue, il settimanale portava in edicola una satira dirompente e mai vista che scioglieva la tensione e attaccava frontalmente il marcio della politica da destra a sinistra attraverso disegni, parole, fumetti e quotidiani falsificati che sembravano più reali di quelli ufficiali. La redazione era formata da giovani ragazzacci che oggi sono considerate le migliori firme della satira italiana, da Vincino a Jacopo Fo, da Vauro Senesi a Vincenzo Sparagna. Il settimanale era apprezzato dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini che invitò la redazione a cena al Quirinale perché voleva una vignetta di Andrea Pazienza che compariva in una delle copertine del Male. Nel 1982, dopo cinque anni gloriosi, il Male ha chiuso i battenti per sempre, è morto senza pretendere funerali di Stato e le celebrazioni negli anni si sono susseguite in maniera spontanea e disordinata. Dopo la morte del Male, quel “manipolo di ragazzi geniali” si è sciolto, alcuni di loro hanno dato vita, negli anni ’80, a una rivista notevole come Frigidaire, altri si sono persi per strada e c’è chi ha deciso di continuare a fare satira trovando sbocco soltanto in minuscoli spazi sperduti nel mare di inchiostro delle grandi testate nazionali, le stesse che prima criticavano falsificandole senza problemi.

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Rupert Murdoch is dead!

E' estate e fa caldo anche in Inghilterra ma lo scorso luglio nella redazione di News Corporation si sudava molto e non certo a causa delle condizioni atmosferiche. La rivista di Rupert Murdoch era appena finita nel gorgo di un terribile scandalo che in breve tempo avrebbe portato alla chiusura della testata e a delle scuse pubbliche da parte del tycoon australiano. Proprio in quei giorni, il quotidiano scandalistico the Sun, sempre di proprietà di Murdoch, pubblicava nella homepage del suo spazio web una notizia a dir poco incredibile: proprio nei giorni dello scandalo che coinvolgeva il magnate australiano, il Sun spiegava come fosse appena stato ritrovato il corpo morto di Ruopert Murdoch. Ovviamente si trattava di un falso. Come ai tempi del Male, degli hacker di Anonymous e LulzSec avevano deciso di intervenire direttamente nella realtà modificando la cronanca in maniera dirompente. 
Non è la prima volta che la rete viene usata come spazio per operazioni di questo genere. Ecco una raccolta dei migliori falsi apparsi negli ultimi anni sul web.