martedì 8 giugno 2010

Lo spirito continua...


Il tempo scorre e da quando il Male ha chiuso i battenti di anni ne sono passati quasi trenta.
Eppure ricordare che, tra la fine degli anni '70 e i primi '80, quel foglio satirico ha falsificato le più autorevoli testate giornalistiche italiane pare davvero attualissimo.
Esiste infatti A Fake is a Fake, un sito web che da' agli utenti la possibilità di falsificare le homepage delle più autorevoli (o presunte tali) testate giornalistiche mondiali, dal New York Times a Repubblica, da Le Figaro all'Osservatore Romano.



E' molto semplice: loro vi forniscono l'impaginazione dei portali di questi giornali ma le notizie le scrivete voi e come volete voi.
E così, navigando sul sito del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari potreste leggere: "Trovato il neurone di Gasparri, voleva andarsene anche lui ma l'hanno convinto a restare".
"Vi era stato detto che una nuova democrazia della comunicazione era possibile- si legge nel sito- che le bugie dei media industriali sarebbero scomparse e che la vostra voce avrebbe giocato un ruolo attivo nella formazione del dibattito pubblico. Eravate stati convinti che il mondo, questo mondo, sarebbe divenuto un posto migliore con la diffusione di tecnologie a basso costo, con la nascita di reti telematiche e lo sviluppo di blog e reti sociali.
Mentre le utopie suscitate dalla nascita del web 2.0 si perdono nel niente, una consapevolezza amara rimane: quella che la comunicazione è dopo tutto una illusione. Che l'informazione, per quanto probabile possa sembrare, è anche una finzione e che un falso, alla fine, è solo un falso. Anyway".

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